La lettura non ha fascia di reddito

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un’iniziativa, l’Italian Book Challenge, che trovo davvero interessante per tutti coloro che, come me, amano la lettura. Alcune librerie indipendenti su tutta la penisola hanno deciso di riunirsi e organizzare il maggior “concorso” di lettura italiano. Vista la grande adesione, la data di inizio, prevista per metà febbraio, è slittata ai primi di marzo e anche il regolamento per ora è in revisione.
Immediatamente ho pensato che avrei potuto partecipare; poi, ho letto le condizioni. I librai hanno stilato 50 categorie di libri, e vince il lettore che ne legge il maggior numero entro la fine del tempo a disposizione, prevista per giugno. I libri, però, devono essere acquistati proprio nelle librerie organizzatrici, che mettono in palio altri libri per il lettore vincitore.
Veniamo al dunque. La lettura ha una fascia di reddito?
Sono una lettrice accanita e nonostante il poco tempo a disposizione, lo studio, il tirocinio e il resto, leggo circa 20 libri all’anno. Mi piace leggere, ma non compro libri per principio: perché nella mia città e in quelle adiacenti, il servizio offerto dalle biblioteche è ottimo, e non ho bisogno di possedere materialmente il libro. Mi piace sapere che, in ogni momento, il libro è su quegli scaffali a disposizione mia e di chiunque altro, e anche nel caso non ci sia, ce ne sono altre centinaia di migliaia disponibili a essere letti.
Per questo motivo, sono rimasta molto delusa alla lettura del regolamento (ora in revisione) dell’Italian Book Challenge. E’ comprensibile che, essendo organizzato da librerie, queste debbano indubbiamente trarne un vantaggio; ma è anche vero che la lettura, a parer mio, non ha fascia di reddito. Tutti devono poter leggere, e le biblioteche esistono proprio per questo motivo!

Dal momento che non posso e non voglio acquistare tutti questi libri, ma voglio leggerli (perché in fondo, è l’azione della lettura che mi rende un lettore, e non il possesso dei libri), ho pensato di fare così: appena avrò smaltito la torre di libri sul comodino, inizierò la mia personale Book Challenge. Seguirò la lista indicata per il concorso, scegliendo di volta in volta quale libro leggere, e misurando il tempo necessario per terminarli tutti: un anno? Diciotto mesi? Una sfida con me stessa, insomma, con la mia passione ma anche contro tutto il tempo che perdo inutilmente in passatempi finti.

Vi racconterò aneddoti e anche qualche pensiero sui titoli da me scelti. Ci rivediamo tra un po’, giusto in tempo per la Alice’s Book Challenge.

A.

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